La protezione delle piantine
In presenza di fauna selvatica e/o domestica, le piantine devono essere protette per evitare danni. La protezione individuale si può realizzare con vari mezzi. I più utilizzati sono dei cilindri realizzati sul posto con spezzoni di rete metallica, oppure con shelter prestampati in plastica a pareti impermeabili o semipermeabili.
Per le zone con clima particolarmente caldo sono da preferirsi gli shelter in rete di plastica a maglia fitta. La diffusione delle protezioni in materiale plastico è andata sempre più aumentando negli ultimi anni.
Si tratta di ripari a forma tubolare, a sezione rotondeggiante o quadrata, di varie altezze e dimensioni. Vengono prodotti generalmente in polipropilene, nei colori verde, marrone o nero, a scelta. L’effetto degli shelter non si limita alla sola protezione.
Sperimentalmente è stato dimostrato come le piantine, all’interno degli shelter, si sviluppino meglio in altezza e più rapidamente rispetto a quelle non protette. Altro vantaggio è la diminuzione dei danni dovuti all’urto degli attrezzi da lavoro durante le operazioni colturali, nonché la possibilità di utilizzare, senza danni per il postime forestale protetto all’interno degli shelter a pareti impermeabili, i prodotti fitosanitari ad azione disseccante contro le malerbe.Altro prodotto molto importante per la protezione delle piantine è rappresentato dai quadrotti pacciamanti (40×40 cm o più) per la copertura del terreno intorno alla pianta, all’altezza del colletto.
Di norma si usano prestampati in fibra vegetale, permeabili all’acqua, che impediscono la crescita delle malerbe vicino alla pianta e, nel contempo, mantengono il terreno sottostante più umido e meno compattato dalle piogge battenti. Tutti gli accessori per l’arboricoltura da legno, compresi gli shelter ed i materiali per la pacciamatura prima descritti, sono ampiamente dettagliati in questo catalogo, alla sezione dei prodotti complementari.