È la coltivazione di un semplice insieme di piante forestali, costituente un sistema artificiale temporaneo o transitorio che può anche evolversi verso un ecosistema forestale, allo scopo di ottenere in tempi più o meno brevi prodotti legnosi in elevata quantità e con specifiche qualità, in relazione alle diverse regioni fitogeografiche, alle condizioni ambientali e socio economiche (definizione di Ciancio et altri, 1982).
Sulla base della definizione precedente è, quindi, possibile evidenziare le principali differenze tra l’arboricoltura da legno e la selvicoltura.

• L’oggetto dell’arboricoltura viene considerato un semplice insieme di alberi. L’approccio è quindi verso un sistema meno complesso non considerandolo come ecosistema (sebbene qualsiasi sistema delimitato, che comprenda esseri viventi, costituisca inevitabilmente un ecosistema);
• Lo scopo dell’arboricoltura è quello di produrre legname. A seconda del tipo di legname che si intende produrre può essere identificata un’arboricoltura per la produzione di legname da opera di bassa o di elevata qualità, biomassa per energia, cellulosa, sfogliati, tranciati, ecc.;

Le piantagioni sono temporanee e, pertanto, reversibili. Le definizioni precedentemente riportate sono state codificate attraverso appositi strumenti normativi.
Nel decreto legislativo 227/2001 viene definita per legge la differenza tra arboricoltura da legno e selvicoltura (i termini bosco, foresta e selva devono essere intesi come equiparati), distinguendo quindi in maniera netta i boschi dagli impianti di arboricoltura da legno.
La distinzione non è fatta sulla base delle specie presenti o della tipologia di impianto, ma sulla scorta degli obiettivi colturali e delle finalità dell’impianto, rimarcando la reversibilità della coltura, che rappresenta uno dei principi fondamentali su cui si basa la moderna arboricoltura da legno.
Nell’inquadramento di questa disciplina da legno vi rientrano anche le piantagioni realizzate per la produzione di tartufi (tartufaie coltivate), indipendentemente dalla specie forestale simbionte utilizzata e dal tipo di tartufo.

Arboricoltura
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